Guglielmo Manenti non segue, in questa sua interpretazione grafica de “La rabbia” di Pasolini, il bollettino delle invasioni o il calendario degli spostamenti delle star; l’autore va dritto al cuore del problema: se la vita dell’uomo è dominata ‘dalla scontentezza, dall’angoscia, dalla paura della guerra, dalla guerra’, ciò accade perché egli non è affatto consapevole del male.
Occorre dunque evidenziarlo, sottrarlo ai territori del rimosso: operazioni compiuta da Pasolini attraverso l’ipnotico contrappunto delle voci; da Manenti, cristallizzando i protagonisti del discorso in icone universali: Carla Boni diventa così una Madonna della Misericordia; la Morte a Cuba una taitiana di Gauguin, Marilyn una Dafne colta un’istante prima di venire abbrancata da Apollo distruttore. Con un racconto di Andrea Guastella.
Aurea Phoenix Edizioni