“Non è solo lo splendore del verde, ma anche l’ombra che su quel verde si allunga – confondendo luoghi, volti, linguaggi – a costituire lo spazio poetico di ‘Il mare d’erba’; l’orizzonte testuale di un io che, davanti alla pagina bianca della contemporaneità, non dismette, ma resiste: in ascolto del sé per accedere a spiragli di conoscenza del mondo, in cerca della parola per riaprire spazi di significati. Da qui il viaggio plurale nella scrittura di Andrea Guastella: da un lato attraverso la verticalità di una parola poetica, indiziaria e inclusiva, che si carica di metafore, spersi dettagli di vissuto, interferenze – a scandirla una metrica a volte bruscamente spezzata e distanziata, a volte risuonante nel ritmo dell’endecasillabo e del settenario -; dall’altro attraverso l’ordine normativo della prosa – che sembra perciò aprirsi alla comunicazione, farsi familiare quotidianità espressiva – ma, improvviso, un terrifico onirico in essa implode, tornando a connotarla con la cifra affabulante e sovversiva della poesia.” (Maria Attanasio)
Aurea Phoenix Edizioni